Infine si inaugura

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Dopo due anni di lavoro e gli ultimi sei mesi di esistenza “clandestina”, in cui era accessibile solo su invito, diviene pubblico il portale del Progetto MEMO.
Un passo importante per l’ANPI Nazionale e per tutte le sezioni territoriali che da tempo portano avanti un lavoro di memoria attiva e partecipata.

Tre mesi fa l’annuncio su Patria Indipendente dava un assaggio delle nostre intenzioni. Di fatto «una chiamata alla partecipazione di cittadine e cittadini, scuole, associazioni che potranno fotografare, inserire immagini e dati, o solo segnalare».

MEMO nasce come una mappa digitale della Resistenza, capace di raccogliere – e valorizzare – quel vasto patrimonio storico che spesso resta nascosto nei territori, nei monumenti meno visibili, nei percorsi delle lotte partigiane.

Si, soprattutto, tratta di un progetto partecipativo: ogni cittadina e cittadino può contribuire segnalando lapidi, cippi, murales, statue, pietre d’inciampo, ma anche itinerari e sentieri che attraversano l’Italia, generando una geografia viva della memoria.

La scelta di rendere pubblici i dati — cioè con licenza aperta — è un ulteriore segnale: MEMO non è solo raccolta ma strumento di condivisione, ricerca, divulgazione. Anche gran parte delle fotografie sono pubblicate con licenze che ne permettono il riutilizzo libero e per qualsiasi motivo, basta citarne la provenienza.

Gli ultimi mesi di versione “clandestina” hanno permesso al portale di essere testato, migliorato, integrato con dati e risorse utili prima di aprirsi al grande pubblico.

Ora, la piena disponibilità significa che associazioni, scuole, singoli cittadini e cittadine potranno accedere e partecipare direttamente.

Buon lavoro a tutti noi.