Targa per gli ostaggi volontari

Comune di Sant'Antonino di Susa (TO)

il gesto eroico di dieci concittadini sant'antonino, palazzo comunale 5-14 ottobre 1944 il 5 ottobre del 1944, alle 9 del mattino, in via abegg, tra l'attuale semaforo e la palestra scolastica, un tedesco viene ucciso in un agguato da due partigiani. si tratta di un portavalori che viene derubato della somma di 30mila lire e dell'arma d'ordinanza. il giorno successivo, il colonnello di stanza al comando tedesco di bussoleno e responsabile militare del nostro territorio, fa recapitare al commissario prefettizio di sant'antonino, mario garnero, una precisa richiesta: entro le ore 12 del giorno 8 ottobre dovranno essere consegnati dieci ostaggi, in rappresentanza delle diverse categorie sociali del paese. il commissario, il 9 ottobre, consegna una lettera nella quale offre se stesso al posto dei dieci ostaggi. il comando tedesco rifiuta la proposta. la sera stessa, uno alla volta e con la mediazione di don oreste cantore e di garnero, i volontari si presentano in comune: saranno a garanzia che, nell'occasione del rastrellamento punitivo annunciato dai tedeschi, i partigiani e la popolazione non tenteranno di opporsi. in caso contrario saranno uccisi. il 10 ottobre, un numeroso contingente tedesco rastrella la montagna e i centri abitati di vale e di sant'antonino, raduna molti prigionieri e i dieci ostaggi che attendevano nel palazzo comunale. tutti si avviano alla stazione ferroviaria per il trasporto a bussoleno, accompagnati dallo sguardo atterrito e compassionale della popolazione. si offrono ostaggi anche il parroco, don umberto bonaudo e orazio rossetto giaccherino. il primo fu convinto a cedere il passo dal giovane vice parroco don cantore, il secondo fu rifiutato dai tedeschi poichè costretto in carrozzella e sostituito da francesco rumiano. alle lunghe e laboriose mediazioni, che fruttano la liberazione di diversi rastrellati e condizioni più miti di prigionia, si prodigano il commissario prefettizio, il parroco e la signora ilse schölzel manfrino. gli ostaggi e i rastrellati sono liberati, fortunatamente, dopo quattro giorni, ma il paese subisce un controllo via via più severo e si impegna a predisporre squadre di lavoro volontario presso il comando tedesco. i nomi dei dieci ostaggi volontari: SILVIO ALOTTO, GIOVANNI BUGNONE, don ORESTE CANTORE, ERNESTO COLOMBINO, ERMINIO COMETTO, ABELE GIOVALE MERLO, NELLO REGE GIANAS, ETTORE REGE MORETTO, FRANCESCO RUMIANO, RANIERI VOTTA. progetto e testi a cura del "laboratorio della memoria" dell'università della terza età, sant'antonino di susa, 2 giugno 2014

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Dettagli

Tipologia

Lapide o targa

Localizzazione

Via Torino 168
comune di Sant'Antonino di Susa (TO)

Coordinate

7.2734200E, 45.1071161N
E 7° 16' 24.31'', N 45° 6' 25.62''
384m slm
GPX KML

Accessibilità

Luogo sempre accessibile
Accessibile da sedie a rotelle

Inaugurazione

2014

Promotori

Università

Stato di conservazione

Svolge pienamente la propria funzione (2024)

censimento del , a cura di
progetto originale Staffette della memoria - i luoghi della resistenza in Valle di Susa

Contesto e altre informazioni

Contesto storico

Guerra [1940 - 1945]
Ostaggi

Caratteristiche del testo

Epigrafe
Ampia narrazione degli eventi
Nomi
Nomi propri

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